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Tra tutte le ricorrenze annuali esistenti, una di quelle maggiormente attese insieme al Natale è sicuramente il Carnevale. Un momento magico per grandi e piccoli poiché coinvolge con i suoi colori e le maschere tutti i paesi del mondo. In particolar modo nel nostro territorio, da nord a sud vi è una varietà di personaggi incarnati dalle maschere che è davvero affascinante. Torino è una delle metropoli in cui si organizza ogni anno un Carnevale molto particolare, originale per molti aspetti. Vediamo in questo focus tutte le informazioni su questa ricorrenza festeggiata nel capoluogo piemontese, dove s tiene, quando, e come arrivarci anche mediante il comodo e lussuoso servizio di trasporto pubblico non di linea del NCC.

Dove c’è il Carnevale a Torino?

Come detto in premessa, uno dei momenti più attesi dell’anno, specie dai bambini, è il Carnevale, per la sua grande varietà di maschere e personaggi di fantasia, storici o fiabeschi incarnati da adulti e piccini. Si spazia dalle maschere tradizionali ai costumi che richiamano l’attenzione sui racconti di fate, allegorici, divertenti o cinematografici. Capolavori caratteriali che assumono nei contorni di un costume o una maschera una specificità definita. A Torino questa ricorrenza si tiene nel parco della Pellerina, con personaggi tradizionali quali Gianduja e Giacometta in cima alla lista delle preferenze. Una coda enorme capeggiata da questi due personaggi si trova in testa ai carri che sfilano per le strade urbane del capoluogo piemontese in questione. Non sarà alla stregua di quello di Viareggio, o veneziano, ma anche il Carnevale torinese si difende alla grande.

Quando si festeggia il Carnevale a Torino?

Solitamente il Carnevale si festeggia nel periodo immediatamente adiacente al S. Valentino, quindi verso metà febbraio. In particolare a Torino questa festività che cade da tradizione nella giornata del martedì grasso, avviene il 19 febbraio per quanto concerne il 2024. Inizialmente in verità è prevista una sfilata di inaugurazione a fine gennaio che poi viene seguita dalla marcia di avvicinamento al Carnevale. Abbiamo parlato sopra del parco della Pellerina quale area di pertinenza di questa ricorrenza nel capoluogo piemontese. Una zona ampia in cui anche i carri trovano ampio spazio di esposizione e coinvolgimento emotivo delle folle che accorrono.

Quando si festeggia il Carnevale in Piemonte?

Bisogna fare una dovuta differenza tra il Carnevale torinese e quello piemontese in generale, soprattutto per ciò che concerne le tempistiche di svolgimento. Infatti se a Torino questa festività si tiene il 19 febbraio, nel Piemonte esso solitamente cade il 13 del mese. Questa disparità è dovuta anche alla gestione comunale di riferimento, poiché è risaputo che il martedì grasso è il giorno di Carnevale, ma il suo festeggiamento poi può slittare a causa di problematiche di ordine pubblico o di organizzazione dell’evento. Si tratta infatti di sfilate di carri e di code enormi di persone a seguito che intasano la viabilità e quindi occludono parecchie strade del centro città e zone limitrofe. Una situazione che condiziona non poco la normalità amministrativa di qualsivoglia regione e comune, e quindi anche di Torino o del Piemonte più in generale.

Dove si festeggia il Carnevale in Piemonte?

Parlando del Carnevale in Piemonte esiste una varietà di cittadine locali in cui viene organizzato un programma apposito di eventi a tema. Dalle classiche sfilate dei carri allegorici, con a capo le maschere simbolo come appunto già evidenziato nei paragrafi precedenti di Gianduja e Giacometta, ai balli in costume passando per coriandoli e palloncini tanto amati dai bambini. Carignano, Oleggio, Ivrea, Domodossola, sono solo alcuni dei luoghi che prestano la propria area di competenza all’allestimento di palchi, sfilate e serate in costume per il Carnevale piemontese. Vi sono anche le giurie a premiare i carri più belli, che di solito passano per le strade dei centri urbani sia di mattina che di sera. Una doppia chance di mostrarsi agli occhi del pubblico e dei giudicanti per ottenere il punteggio migliore. A Cavaglià, invece, il Salone Polivalente ospita una marea di eventi per giovani e adulti, con tanta musica, balli e divertimento in costume. Poi ancora abbiamo il Carnevale Storico Crescentinese, che attinge a pieno dalla storia della città di Crescentino. Essa risale al 1500 al periodo di regno di Riccardo Tizzoni il quale operava soprusi ai danni della popolazione. All’interno di quest’ultima avviene una rivolta che porta una giovane a tagliare la testa del re durante una notte tra il 14 e 15 febbraio. Ecco quindi che da questa leggenda prende vita la ricorrenza che oggi viene festeggiata con la maschera che incarna questo personaggio di grande coraggio e rivoluzione. Quindi un simbolo storico differente da quelle che sono le maschere tradizionalmente riconosciute. Domodossola ed Ivrea, invece hanno una matrice opposta: l’una maggiormente moderna e meno ancorata al passato per ciò che concerne l’organizzazione del Carnevale; l’altra di forte richiamo storico, con la leggenda a farla da padrone. Quindi visione opposte che convivono in fatto di territorialità e geolocalizzazione.

Come raggiungere Torino e dintorni per il Carnevale

Detto questo, è opportuno sapere anche come raggiungere le suddette mete per festeggiare il Carnevale piemontese: l’NCC per Torino rappresenta sicuramente una delle opzioni principali. Il noleggio auto con conducente è da anni un’alternativa al normale trasporto pubblico, che basandosi su auto e mezzi di lusso di grande comfort mette a disposizione del cittadino un modo rapido ed inedito di viaggiare. Stabilendo data di partenza ed arriva e punto geografico di prelievo e approdo, si riesce ad arrivare in qualunque angolo del nostro territorio, ivi compreso Torino o più in generale il Piemonte. Quindi che si tratti di Invrea, Domodossola, Torino appunto o altre mete, poco cambia. Grazie al NCC ognuna di queste sedi del Carnevale italiano possono essere avvicinate per poter avere modo di vivere un’esperienza di allegria, divertimento e spensieratezza con amici, famiglia o bambini, anche in zone che non sono facilmente raggiungibili dai mezzi pubblici, soprattutto quando si tratta di raggiungere dei comuni che non dispongono di una stazione ferroviaria ma che, in quei giorni, si vestono a festa.