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Uno dei servizi di trasporto maggiormente impiegato per spostarsi sia sul suolo italiano ma anche all’estero è quello denominato NCC. Tale sigla sta per noleggio con conducente, e rappresenta ormai un’alternativa da anni ai vari taxi, bus o mezzi tradizionali per muoversi non avendo a disposizione una vettura propria. Quindi quando non si ha quell’indipendenza di mezzo disponibile, ecco che subentrano a cifre chiaramente differenti, servizi del genere che ottemperano proprio alle esigenze sopra indicate. Vediamo in questo caso con maggiore attenzione il caso delle licenze NCC in vendita. In particolare cosa è utile sapere in merito a tale tematica: dall’acquisto al rilascio delle licenze, ai costi relativi e alle tipologie di abilitazione NCC attualmente in vigore, o ancora l’ente preposto all’emissione della certificazione professionale.

Quanto costa prendere una licenza NCC?

La prima questione che andiamo ad analizzare per ciò che riguarda le licenze di noleggio auto con conducente è il costo di acquisto di tali abilitazioni. Un esborso che è davvero ragguardevole, spaziando esso tra i 10.000 ed i 100.000 euro. Stiamo parlando di numeri davvero importanti, ma che sono in linea con un servizio che comunque resta d’élite. Non paragonabile al taxi, affine alla categoria di trasporto in questione. Il noleggio con conducente, infatti, prevede ben altro sviluppo (prenotazione con data, orario e meta da raggiungere) e vetture impiegate (spesso si parla di supercar o comunque auto di lusso). Ciò senza considerare poi gli aggiuntivi 900 euro utili per ottenere l’abilitazione CAP: ossia il certificato di abilitazione professionale.

Come si acquista una licenza NCC?

Trattandosi di licenze che abilitano all’esercizio di una professione per certi versi similare a quella del taxi, ad esempio, esse sono emesse dall’amministrazione comunale di pertinenza. A seconda del luogo e comune dove vogliamo svolgere questo servizio, bisogna fare richiesta tramite domanda all’ente citato per ottenere la licenza. Esistono dei bandi comunali appositi a cui poter partecipare una volta inoltrato il modulo di richiesta. Il numero di licenze rilasciate dall’amministrazione in generale verte sulla densità demografica della popolazione, e alla presenza sul territorio o meno del trasporto pubblico. Infatti l’NCC è riconosciuto come mezzo di trasporto alternativo non pubblico o comunque tradizionale. Da ritenersi per tanto come un mezzo privato, non a caso impiegato da personaggi famosi, facoltosi e figure politiche, quale strumento per gli spostamenti lavorativi o personali. Un servizio che non è per tutti, sia per il discorso economico che per aspetto dello stesso.

Chi rilascia la licenza di noleggio con conducente?

Abbiamo in parte già trattato la questione legata al chi rilascia la licenza NCC. Infatti nel paragrafo precedente abbiamo parlato dell’amministrazione locale di pertinenza, quale ente preposto al rilascio delle licenze di noleggio auto con conducente. Proprio come accade per il servizio taxi, abilitati a svolgere questa mansione proprio dai comuni su cui agiscono. Inoltre, non basta la sola domanda inoltrata per fare richiesta di accesso al bando di concorso comunale di partecipazione all’ottenimento della licenza. Ma bisogna al contempo avere a disposizione anche una vettura in leasing o meno adatta ad ottemperare le necessità di spostamento richieste dal NCC. Auto che di solito sono di classe o lusso, che dir si voglia, rappresentando il meglio del meglio del panorama delle supercar.

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Quanto dura licenza NCC?

Dopo aver visto come si ottiene una licenza NCC e i passaggi obbligati per ottenerla, vediamo ora quanto dura quest’ultima. Il periodo di validità di questa abilitazione a svolgere il servizio di noleggio auto con conducente sono a tempo indeterminato. Una scadenza che quindi si rinnova annualmente di anno in anno, a partire dalla data di entrata in vigore della licenza. Una durata che copre ogni possibile preoccupazione di ripristino stagionale della validità dell’abilitazione.

Quante licenze NCC può rilasciare un comune?

Sopra abbiamo evidenziato come il numero di licenze di noleggio auto con conducente dipenda strettamente dalla densità demografica del comune di riferimento e dalla presenza o meno sul territorio di trasporti pubblici. Non abbiamo aggiunto a questi due criteri, però, un altro non meno importante: che si può effettuare un cumulo di autorizzazioni pari al 30%. Quindi un terzo fattore di incidenza sul tetto massimo raggiungibile da un’amministrazione in fase di emissione delle abilitazioni citate. In conseguenza dei tre criteri menzionati l’ente comunale decide se rilasciare una certa cifra di licenze NCC e la metodologia.

Quante licenze NCC ci sono in Italia?

Infine, dopo aver visto i criteri di rilascio delle licenze NCC, come si acquista o ottiene una simile abilitazione e l’ente preposto al rilascio, esaminiamo il numero di licenze attualmente presenti sul territorio nazionale. Esse sono ripartite in questo modo: circa 7.900 nella capitale romana, 4.900 quasi nel milanese, la metà a Napoli, 1.500 a Torino, circa 800 tra Firenze e Bologna, e quasi 400 nel palermitano. Insomma si tratta di quasi 18.000 abilitazioni di noleggio auto con conducente presenti oggi in Italia. Un aumento rispetto alle annualità precedenti, in considerazione del fatto che servizi paralleli come il taxi stanno perdendo attenzione e bacino di utenza. Un percorso altalenante di queste due tipologie di trasporto non pubblico ma alternativo, che ha preso piede nel corso degli anni ma vive un saliscendi della propria parabola esistenziale. D’altronde stiamo pur sempre parlando di un mezzo abbastanza costoso per raggiungere una destinazione in mancanza di una vettura propria. Per quanto avere un autista che ci conduca dove desideriamo ad una data ora e in un dato momento, sia una cosa meravigliosa e che ci fa sentire per un giorno quasi dei Vip o personaggi pubblici, occorre altresì capire che non tutti hanno la possibilità di permettersi un servizio del genere. Quindi incastrando l’NCC o il taxi nel mondo dei trasporti, essi vivranno sempre momenti di flessione a dispetto di bus, treni o aerei che appartenendo al contesto pubblico non risentono di cali particolari. Un discorso che è ampio ma che e soprattutto relazionabile ai costi coinvolti e alla sostenibilità nel lungo periodo.